La modellazione microstrutturale di materiali a struttura eterogenea: princìpi ed applicazioni
Journal Title: Frattura ed Integrità Strutturale - Year 2010, Vol 4, Issue 12
Abstract
Molti problemi della Meccanica e Fisica dei Solidi e della Scienza dei Materiali, non sono facilmente risolvibili con gli approcci tradizionali. Oltre allo studio delle proprietà effettive dei solidi eterogenei, vi è la crescente necessità di incorporare un maggiore numero di informazioni sui meccanismi di deformazione e danneggiamento generati alla microscala, anche per i materiali abitualmente considerati omogenei. Micromeccanismi di cavitazione e concentrazioni locali di tensione e deformazione, sono indispensabili per spiegare fenomeni non-lineari come la rottura di fatica o il cedimento duttile, altrimenti non inquadrabili con approcci classici di tensioni e deformazioni medie. La micromeccanica si occupa della determinazione precisa, o di una stima accurata, di grandezze di campo microstrutturali locali. In questo lavoro sono illustrati i princìpi che sono alla base dell’approccio micromeccanico, come i concetti di multiscala, di distribuzione statistica delle fasi, di descrizione mediante volumi di riferimento e di omogeneizzazione e localizzazione, e, attraverso alcune applicazioni pratiche delle principali tecniche di modellazione, sono illustrati e discussi criticamente i risultati della ricerca effettuata su varie strutture di ghisa nodulare.
Authors and Affiliations
Luca Collini
Multi-purpose fatigue sensor. Part 2. Physical backgrounds for damages accumulation and parameters of their assessment
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Numerical simulation of dynamic brittle fracture of pipeline steel subjected to DWTT using XFEM-based cohesive segment technique
In the past several numerical studies have addressed the ductile mode of fracture propagation. However, the brittle mode of pipeline failure has not received as much attention yet. The main objective of this ...
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The aim of this research is to clarify the influence of vacuum carburizing on the fatigue-crack progress characteristics of DSG2 steel. The test specimen tempering material (QT material) and vacuum carburizing...
Sharp contact corners, fretting and cracks
Contacts with sharp edges subject to oscillatory loading are likely to nucleate cracks from the corners, if the loading is sufficiently severe. To a first approximation, the corners behave like notches, where the local e...
Crack path for run-out specimens in fatigue tests: is it belonging to high- or very-high-cycle fatigue regime?
Fatigue tests run-out specimens up to 106 – 5x107 load cycles are used to determine the stress level named “fatigue limit”. Nevertheless, it is not clear what kind of fatigue cracking takes or will take place in t...